Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2022

L' affettività /amore

Immagine
Gli affetti  :si distinguono dalle passioni perché risultano privi di un carattere dominante ed esclusivistico, mentre rispetto alle emozioni sono mancanti del riferimento a situazioni, fatti e cose. Molte azioni dell'uomo, erroneamente attribuite alla sfera della razionalità, invece contengono una determinante affettiva. Ogni cosa, evento e oggetto possiede una sua coloritura affettiva che si manifesta nel singolo soggetto attraverso stati d'animo variegati e raggruppabili, schematicamente, all'interno di due poli opposti come, ad esempio, amore-odio, gioia-tristezza. In relazione ai loro caratteri specifici, come ad esempio l'intensità e la durata, gli stati d'animo possono essere catalogati come emozioni e sentimenti. Gli affetti provati e manifestati comprendono un insieme di atteggiamenti quali la tenerezza, l'attaccamento, la devozione, la gratitudine, la bontà, ecc.;  l'insieme di questi atti può essere inserito in un contesto relazionale in cui una

la piramide dei bisogni umani secondo Maslow

Immagine
La piramide dei bisogni umani di Maslow Abraham Maslow (psicologo americano, 1908-1970) ha elaborato un modello gerarchico che mette in relazione i differenti tipi di motivazione che spingono le persone ad agire. I bisogni primari (fisiologici) come la fame o l'accoppiamento costituiscono la base di una piramide su cui si stratificano i bisogni più complessi, come quelli di appartenenza e di realizzazione di sé. Solo la piena soddisfazione di un livello di bisogni permette il sorgere di un bisogno del livello superiore:  cosi, se i bisogni fisiologici e di sicurezza sono soddisfatti, la persona andrà alla ricerca di quelli di appartenenza; se questi ultimi sono appagati. si attiveranno bisogni di stima e così via. Talvolta le motivazioni possono essere in conflitto tra loro. La teoria pulsionale di Freud , per esempio, ha evidenziato come gli esseri umani, più di quanto avvenga negli animali, tendano a non soddisfare immediatamente i loro bisogni fisio logici, in quanto dispon

Teoria di Darwin sulle emozioni

Immagine
DEFINIZIONE:   L'EMOZIONE è una risposta, brusca e immediata, dell'organismo a uno stimolo scatenante inatteso. Le emozioni hanno breve durata e non vanno confuse con i sentimenti e gli stati d'animo che, al contrario delle emozioni, possono durare a lungo e si manifestano anche senza un motivo apparente. Le emozioni sono, ad esempio, la gioia, per una buona notizia, la tristezza per un trattamento ritenuto ingiusto, la tristezza per la malattia di una persona cara ecc...  Le emozioni hanno una funzione adattiva, cioè servono alla sopravvivenza, così, ad esempio, la paura suggerisce prudenza e allontana dai pericoli, il disgusto aiuta a selezionare il cibo allontanando da veleni e sostanze tossiche, la rabbia può avere un'azione liberatoria ecc... Ogni emozione è la risultante di tre componenti:  la componente cognitiva che consiste nell'essere consapevoli di ciò che si sta provando: gioia, tristezza ecc...;   la componente fisiologica che consiste nelle modifi

La teoria triangolare di Sternberg

Immagine
Lo psicologo americano Robert Sternberg (1949) considera l'amore come composto da tre "ingredienti di base l'intimità, la passione e l'impegno.  L'intimità riguarda il sentimento di legame e vicinanza con il partner, la passione è invece il desiderio e l'attrazione sessuale, in line l'impegno riguarda il sentimento di dedizione e la volontà di mantenere stabile nel tempo il legame La relazione d'amore ideale sarebbe quella che contiene tre ingredienti in misura equilibrata. Altri tipi di relazione amorosa invece dipendono dalla prevalenza di un ingrediente sugli altri per esempio l'amore "romantico", dove c'è passione e intimità, ma poco impegno l'amore "fatuo" , in cui vi è passione e impegno. ma non intimità oppure l' amore vuoto , dove c'è solo impegno, senza passione né intimita

il gioco e la crescita

Immagine
Il gioco e la crescita Il gioco assolve funzioni fondamentali ed evolve durante la crescita Un'attività importantissima nel processo di crescita di un individuo è il gioco. Con esso si esplora spontaneamente l'ambiente, si esercita la curiosità e, in generale, si accumulano esperienze e capacità utilizzabili nelle situazioni di vita future. Giocare o farsi guidare dalla curiosità (per esempio esplorando una stanza o smontan do un oggetto) sono azioni spontanee che non hanno uno scopo pratico immediato non sono produttive-come mangiare, vestirsi, proteggersi dai pericoli-, ma sono esercizi di preparazione alla vita. Il gioco è un fenomeno presente in tutte le culture umane e si manifesta ovunque in forme molto simili, per esempio nei giochi di imitazione delle attività degli adulti, nei giochi di lotta e inseguimento, nell'uso di oggetti per fingere qualcosa (una scopa usata come cavallino, un ramo come lancia, un blocco di legno come veicolo ecc.) Il gioco nei bambini

evoluzione del pensiero/la teoria degli stadi di piaget

Immagine
SVILUPPO COGNITIVO: Quando si parla di sviluppo cognitivo si è soliti riferirsi al progressivo evolvere delle capacità intellettive che variano durante tutto l’arco della vita, mutando e perfezionandosi. Quindi, più nel dettaglio, lo sviluppo cognitivo consente di acquisire informazioni dall’ambiente per immagazzinarle, attraverso rappresentazioni mentali, che permettono di essere utilizzate in momenti successivi della propria esistenza. Le conoscenze acquisite durante l’interazione con l’ambiente esterno, sono costruite dal bambino, fin da dalla nascita, e sono arricchite con il procedere dell’età, sia quantitativamente sia qualitativamente. Esistono tappe diverse di acquisizione di capacità mentali per ogni fase di sviluppo. Si individua in questo caso un circolo che inizia e si chiude con il depotenziamento o involuzione delle capacità cognitive, che coincide con la nascita e l’invecchiamento dell’individuo, che raggiunge il picco massimo di acquisizione di informazioni durante